Valutazione D’azienda
Conoscere quanto vale un’attività e quali sono i fattori determinanti tale valore è un requisito indispensabile per qualunque decisione, dallo scegliere gli investimenti in portafoglio, al decidere il prezzo appropriato per un’acquisizione, al prendere decisioni d’investimento, di finanziamento o di distribuzione dei dividendi in genere. E’ l’attività con cui si stima il valore di un complesso aziendale o di una quota di capitale. Negli ultimi anni sono numerosi i fattori che hanno richiamato l’attenzione sulla valutazione d’azienda: - La crescente tendenza allo sviluppo delle aziende per via esterna. La crescita dell’azienda è orientata al suo sviluppo e all’aumento dei profitti. Tali obiettivi possono essere perseguiti per via interna o esterna. Nel primo caso, per ottenere in via continuativa un vantaggio competitivo, si possono percorrere strategie di vantaggio di costo o di differenziazione del prodotto, rendendo quest’ultimo, ad esempio, unico rispetto ai prodotti offerti dalla concorrenza. E’, comunque, la crescita per via esterna (Merger & Acquisition) che ha creato il maggior fabbisogno di valutazione. In questo secondo caso, lo sviluppo viene attuato non tanto facendo esclusivo riferimento alle leve del valore interne, ma cogliendo le opportunità che scaturiscono dall’utilizzo di driver esterni, mediante, ad esempio, l’acquisto di aziende, rami d’aziende, o partecipazioni. Dalla crescita di queste operazioni emerge la necessità di valutare l’azienda target, allo scopo di formulare l’offerta relativa all’eventuale prezzo di acquisto; - L’intensificarsi delle operazioni di finanza straordinaria, quali ad esempio le cessioni, gli apporti, le fusioni, le scissioni o gli scorpori; - Il forte intervento degli investitori istituzionali sui mercati finanziari (banche, compagnie assicuratrici, istituti di previdenza, società finanziarie, fondi comuni d’investimento); - La necessità da parte delle società sottovalutate e a rischio di scalate, di far conoscere il proprio valore. Riguardo a questo aspetto, si pensi al caso delle società a larga base azionaria, ovvero delle società il cui capitale è caratterizzato da un elevato frazionamento. In questa ipotesi, l’azionista di maggioranza detiene il controllo in via non assoluta e, per tale motivo, si espone al rischio di scalate. Per evitare che il controllo possa essere acquisito da altri soggetti, a seguito della realizzazione delle citate scalate, occorre fare in modo che il prezzo di mercato delle azioni ne rifletta correttamente il valore o che il socio di maggioranza faccia conoscere agli azionisti attuali il valore dell’azienda, in modo da disincentivare la cessione dei pacchetti azionari di minoranza. In caso contrario, ovvero se i prezzi di mercato dei titoli fossero più bassi rispetto al loro valore, si agevolerebbero tentativi di scalata. Allo scopo di rendere noto il valore dei titoli in analisi, è possibile realizzare le cosiddette equity research (studi che hanno ad oggetto il valore dell’azienda). - La ricerca di indicatori di performance più idonei del reddito di periodo a mettere in evidenza la ricchezza che si forma e si distrugge; - Il processo di privatizzazione delle aziende pubbliche. In questo caso, la cessione di quote di capitale ai privati, genera la necessità di effettuare una valutazione di quest’ultimo.